Jacopo Paoletti

Chi è JCP?

Premessa: per me questa è la parte più noiosa di ogni blog, quindi potresti saltarla. Considera poi che la prestazione più difficile per ogni comunicatore è proprio comunicare se stesso, perciò sii doppiamente magnanimo. Se poi non sono riuscito a dissuaderti finora, beh, allora tanto vale presentarci.

Jacopo Paoletti
Jacopo Paoletti, 2013.

Mi chiamo Jacopo Paoletti (JCP è il mio nome senza vocali, oltre che il mio sito) e sono nato a Roma nell’anno orwelliano (che poi è quando è nato il Macintosh, nel 1984). Sono connesso ad Internet dal 1997 (per capirci: dai tempi di IRC e Usenet, mentre al posto di Google c’era ancora Yahoo! e Altavista), blogger discontinuo dal 2000 (da quando si scriveva su Splinder e Blogspot, veri antenati di Medium e Substack), e “social coso” da quando non c’era Facebook (e le piattaforme erano Friendster, MySpace e Friendfeed: altro che Instagram e TikTok). Insomma, quando c’era quella roba lì, io c’ero.

Mi occupo da sempre di ideazione e realizzazione di strategie applicate al marketing (soprattutto digitale) e alla vendita (anche online), e in generale di linguaggi, tecniche e tecnologie orientate alla comunicazione (in particolare su Internet). Sembra che io sia un professionista in online marketing management (sono brutte parole, lo so), in pratica fornisco consulenza nella progettazione, gestione e analisi di progetti web complessi e campagne integrate di digital marketing.

Jacopo Paoletti - Board Member & Advisor
Board Member & Advisor

Senza tirarsela troppo, ma giusto per dare un po’ di track record personale e professionale: ho fondato il primo sito di social journalism in crowdsourcing in Italia quando non c’era ancora Huffpost; mi sono occupato di ecommerce per uno dei principali retailer di elettronica europei quando in Italia non c’era ancora Amazon; lavoravo già nel digitale quando le aziende facevano ancora marketing e comunicazione quasi esclusivamente sui media tradizionali; ho seguito i primi progetti di digital transformation in settori come il real estate mentre stava nascendo Immobiliare.it; ho partecipato e in alcuni casi fondato le prime startup italiane che hanno raccolto capitali in modo significativo in equity crowdfunding su praticamente tutte le principali piattaforme nostrane; ho investito direttamente nella prima startup di food delivery italiana quando non esisteva ancora Glovo; ho co-fondato una delle principali startup italiane sull’intelligenza artificiale quando non c’era ancora OpenAI e il suo ChatGPT; ho pivotato la principale startup italiana (ora anche negli USA) che si occupa di metaverso; ho creduto nel south working e nelle nuove generazioni anche prima degli stessi nativi digitali del Sud, creando e gestendo aziende direttamente lì; sono stato fra i più giovani pionieri dell’ecosistema italiano, oggi con già qualche exit alle spalle (qualcuna voluta, qualcuna subita).

Attualmente sono anche Founder & Chairman di Exegesis, la holding italiana con un respiro internazionale che investe in PMI e startup del comparto digitale (in particolare nel settore del marketing e della comunicazione), Partner & Advisor di Open-Box, la digital agency italiana (dove ho ricoperto a lungo il ruolo di Chief Marketing Officer), Co-Founder & Board Member di Userbot, la prima startup italiana sull’intelligenza artificiale (dove anche qui sono stato CMO, oggi acquisita da Smeup), Co-Founder & Board Member di Japal.it, l’ecommerce italiano delle grandi marche (dove sono entrato inizialmente come Advisor), e Co-Founder & Partner di CreationDose, la martech (newgen) company già nota per Vidoser (dove sono stato per più di qualche anno anche General Manager); sono poi Partner (e in passato sono stato anche Advisor) di Contents.com, la prima tech company internazionale in ambito media (già famosa per Notizie.it), di Coderblock, il primo metaverso nato in Italia (e ora anche negli States), di SEO Tester Online, fra le maggiori suite italiane in ambito SEO, e di Deliverart, fra i primi food delivery software; infine sono stato Partner & CCO di 200crowd, fra le prime piattaforme di equity crowdfunding in Italia, e Investor & Non-Executive Board Member di Moovenda, che è stato il primo tentativo di polo foodtech italiano.

Ricopro poi diversi ruoli come mentor e advisor (e a volte sempre come socio) in moltissime altre startup e PMI italiane (alcune di queste, a quanto pare, di successo). Dicono sia esperto in web marketing, ecommerce, social media e digital PR, ambiti in cui mi trovo ad essere consulente per numerose aziende, e formatore anche in corsi e master universitari. Ho inoltre partecipato alla scrittura di diversi libri di settore, ma almeno finora ho evitato di scriverne uno mio (per il bene di tutti non c’ho avuto tempo). Ma mai dire mai, eh.

Io, secondo Mauro Biani.
Io, secondo Mauro Biani.

Racconto storie usando il digitale, e aiuto privati ed aziende nella creazione e gestione della propria identità online. Negli anni ho curato numerosi progetti ed attività sul Web, occupandomi della ideazione, progettazione e realizzazione di strategie digitali complesse e piani editoriali coordinati su più canali. In ogni lavoro punto alla definizione condivisa degli obiettivi di business e soprattutto alla misurazione oggettiva dei risultati ottenuti, anche perché credo siano i parametri fondamentali per distinguere la professionalità dalla fuffa (anche perché il primo audit rigoroso e severo va sempre fatto in primis su sé stessi).

Tutti i dettagli sulle mie esperienze lavorative, e ovviamente sulla mia formazione accademica, sono sul mio Linkedin.

Jacopo Paoletti LogoPer il resto, ti dirò la verità, non sono mai stato molto bravo a parlare di me, perciò già nel 2015 avevo chiesto a chi mi conosce offline (e a chi mi segue online), di scrivere 140 caratteri su di me usando l’hashtag #jcp140 (su quello che allora si chiamava ancora Twitter), ed ecco cosa è successo: 100 tweet in meno di 48 ore! Ovviamente puoi partecipare anche tu ora con un tuo tweet, sarò felice di leggerti. Ad ogni modo, se sei curioso, trovi qui tutti i tweet:

(Sappi che se sei arrivato a leggere fin qui, sei nel 6% dei lettori a cui voglio più bene, quindi grazie per il tuo tempo e per la tua attenzione!) Se vuoi dirmi qualunque cosa, puoi farlo qui: spero davvero di leggerti presto!
Photo Credit: Stefano Leotta e Jacopo Brogioni – Illustration Credit: Joshua Held e Midjourney

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