Facebook ha reso pubblici i suoi numeri aggiornati al secondo trimestre 2015: gli iscritti sono 1,49 miliardi (pari alla popolazione della Terra nel 1876, anno della prima telefonata fatta dall’uomo) e gli utenti attivi al giorno sono 968 milioni, 285 milioni dei quali europei. Sempre secondo Facebook, solo questa estate saranno circa 18 milioni gli italiani che ogni giorno si collegheranno a Facebook da un dispositivo mobile.

Prendendo in considerazione il primo trimestre del 2015, i ricavi pubblicitari di Facebook hanno registrato un incremento del 46% anno su anno (in dollari) e del 55% circa se si considerano al netto degli effetti valutari. La causa principale di questa accelerazione è nell’aumento del 285% del prezzo medio degli annunci pubblicitari e allo stesso tempo della diminuzione del numero totale di impression (circa il 62% in meno). Questa dovrebbe far pensare a una riduzione della torta e quindi degli incassi, ma in realtà non è così; l’aumento del prezzo degli annunci ha compensato in modo più che significativo la contrazione delle visualizzazioni della piattaforma in blu.
La serie storica infatti dimostra come queste dinamiche prezzi/volumi dipendano strettamente dalle modalità con cui Facebook esponga gli annunci; ad esempio la colonna di destra non è presente da mobile, così i relativi annunci, pertanto con l’aumento significativo degli accessi da mobile sono cambiati i rapporti di forza. A conferma della tendenza generalizzata al “mobile first”, Facebook ha dichiarato che nel secondo quarter sono stati circa 844 milioni gli utenti attivi da mobile ogni giorno.

Nel lungo periodo ci si aspetta quindi che le impression pubblicitarie aumentino, soprattutto in linea con la crescita della base utenti (in particolare da mobile) e dell’engagement degli stessi sulla piattaforma, e che allo stesso tempo il prezzo medio degli annunci continui a crescere regolarmente, vista anche la tendenza costante ad un miglioramento della qualità e della pertinenza degli annunci pubblicitari.
Basti considerare gli investimenti che Facebook sta facendo in nuovi strumenti di online advertising (come Atlas, LiveRail o Audience Network) che vanno proprio in questa direzione. Nel frattempo Facebook ha reso pubblici i dati relativi ai ricavi pubblicitari del secondo trimestre 2015: 3.827 milioni di dollari su scala mondiale, di cui 605 milioni di dollari solo in Europa.

Questo significa che ogni utente iscritto a Facebook vale mediamente 2,76 dollari, almeno secondo quanto dichiarato da Facebook nella nota ufficiale ai suoi investitori. In ogni caso la forbice fra gli utenti del vecchio e del nuovo continente resterebbe alta: un utente statunitense varrebbe 9,30 dollari, mentre un utente europeo varrebbe 3,36 dollari.

Ma come già detto, il vero protagonista resta il mobile. I ricavi pubblicitari da dispositivi mobili sono infatti cresciuti notevolmente (del 82% nel 1 ° trimestre) fino a comprendere il 73% dei ricavi pubblicitari complessivi. A confronto il tradizionale business desktop ha visto un calo del 4% nel corso del trimestre, il che è solo l’ennesimo dato che dimostra come ormai tutto stia convergendo verso un Internet tascabile.
Va anche detto che la base di utenti attivi al mese da mobile si è attestata a 1,25 miliardi di utenti (almeno secondo il dato ufficiale Facebook di fine marzo 2015), che rappresentano oltre l’85% della base utenti attivi mensilmente in generale. Facebook ha dichiarato che nel solo periodo estivo, circa il 68% degli utenti si connette a Facebook attraverso un dispositivo mobile e che oltre il 66% dei contenuti caricati d’estate è postato da uno smartphone.

Sempre nel segmento mobile, è interessante evidenziare anche il dato relativo allo user generated content: circa il 58% dei contenuti pubblicati d’estate è postato da donne, mentre il 42% da uomini. Com’è significativo anche il dato demografico: il 45% dei contenuti è postato da utenti fra i 18 e i 34 anni, che statistiche alla mano costituiscono anche la spina dorsale della generazione “mobile first”.

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